CINEMA TEATRO FILO



 


MER 15 GENNAIO
ORE 18.00 - SANJURO | V.O. SOTT ITA
ORE 21.00 - I SETTE SAMURAI | V.O. SOTT ITA

MER 22 GENNAIO
ORE 18.00 - CANE RANDAGIO | V.O. SOTT ITA
ORE 21.00 - VIVERE | V.O. SOTT ITA

BIGLIETTI
INTERO 8,00 - OVER65 7,00 - STUDENTI 6,50
  SOLO PER SOCI ANTANI - 5 EURO  

La Cineteca di Bologna porta al cinema quattro capolavori di Akira 
Kurosawa

4 film realizzati dal maestro giapponese con la casa di produzione Toho tra il 1949 (Cane randagio)
e il 1962 (Sanjuro, sequel di quella Sfida del samurai che ispirò Per un pugno di dollari di Sergio
Leone), passando per Vivere (1952, mai distribuito in Italia) e I sette samurai (1954) distribuito per
la prima volta in Italia nella versione integrale di 207 minuti, presentata in anteprima la scorsa estate
in Piazza Maggiore a Bologna al festival Il Cinema Ritrovato.

“Discendente di una famiglia di samurai – racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca
Farinelli –, conoscitore della cultura occidentale, Kurosawa firma la sua prima regia nel 1942. Il
primo film che presentiamo è Cane randagio (1949), un poliziesco serratissimo, con una storia simile
a Ladri di biciclette, dove però il derubato è un giovane poliziotto a cui viene sottratta la pistola
d’ordinanza. È anche l’inizio di uno dei più leggendari sodalizi della storia del cinema, quello con
Toshiro Mifune, e la prima di sei collaborazioni con lo sceneggiatore Ryuzo Kikushima.

Il secondo, Vivere (1952), è considerato da alcuni critici il suo capolavoro; mai distribuito in Italia, è un percorso di scoperta di sé, il racconto di un’avventura interiore scatenato dall’approssimarsi della morte. 

I sette samurai, il film giapponese più noto in Occidente, fu conosciuto all’estero, fino agli anni Ottanta, in una versione mutila di un’ora, dove i samurai erano solo quattro... Mai distribuito in Italia in versione integrale, è un’ode umanista alla resistenza morale contro la sfiducia e la disperazione. Adorato dai contemporanei – Fellini avrebbe modellato il trucco, i vestiti e la camminata di Gelsomina nella Strada pensando ai samurai – ha influenzato profondamente i grandi riformatori del cinema
hollywoodiano, da Peckinpah, a Coppola e Lucas. 

Infine Sanjuro (1962), sequel di La sfida del samurai (1961), due parodie della violenza, opere senza le quali non ci sarebbe stato Sergio Leone e probabilmente nemmeno Quentin Tarantino”. 




SANJURO
Regia di Akira Kurosawa.
Un film con Toshirô Mifune, Tatsuya Nakadai, Takashi Shimura, Takako Irie.
Drammatico - Giappone, 1962, durata 96 minuti.
V.O. SOTT ITA

MER 15 GEN - ORE 18.00


Il samurai senza padrone Sanjuro, fu incarnato in modo così divertente da Toshiro Mifune che era
solo questione di tempo prima che tornasse in un sequel. Realizzato appena un anno dopo, Sanjuro
eguaglia la destrezza narrativa di Yojimbo.



I SETTE SAMURAI
Regia di Akira Kurosawa.
Un film con Toshirô Mifune, Takashi Shimura, Yoshio Inaba, Seiji Miyaguchi, Minoru Chiaki.
Drammatico - Giappone, 1954, durata 207 minuti.
V.O. SOTT ITA

MER 15 GEN - ORE 21.00


XVI secolo. Mentre imperversano le guerre civili, i contadini di un villaggio riescono a convincere
sette samurai a difenderli contro una banda di quaranta predoni. In realtà i samurai sono soltanto
sei perché il settimo (interpretato dal prodigioso Toshiro Mifune) è un contadino che ha imparato a
combattere, personaggio-chiave dell’inedita dialettica sociale del film, fra la casta nobile dei
guerrieri in disarmo e il popolo umiliato e offeso. Questo aspetto essenziale del film fu quasi
cancellato dai brutali tagli imposti dalla produzione (quaranta minuti per l’edizione giapponese e
addirittura settanta per quella internazionale) che impoverirono la complessità di tinte e registri
della versione integrale. Di questo capolavoro (uno dei più grandi successi del cinema giapponese)
sono ammirevoli la scansione narrativa, la forza plastica e figurativa delle scene di battaglia e il
disegno dei personaggi.



CANE RANDAGIO
Regia di Akira Kurosawa.
Un film con Toshirô Mifune, Takashi Shimura, Yasushi Nagata.
Poliziesco - Giappone, 1949, durata 95 minuti.
V.O. SOTT ITA

MER 22 GEN - ORE 18.00


Con un realismo quasi à la Simenon, un grande noir che trascende il genere: “Inoshiro Honda
dirigeva la seconda unità. Ogni mattina gli dicevo che cosa mi serviva e lui andava a filmarmelo fra
le rovine della Tokyo postbellica. Dicono spesso che in Cane randagio ho colto molto bene
l’atmosfera del Giappone postbellico; se è così, devo in buona parte questa riuscita a Honda” (Akira
Kurosawa).



VIVERE
Regia di Akira Kurosawa.
Un film con Takashi Shimura, Shinichi Himori, Haruo Tanaka, Minoru Chiaki, Miki Odagiri.
Drammatico - Giappone, 1952, durata 143 minuti.
V.O. SOTT ITA

MER 22 GEN - ORE 21.00


Trent’anni di lavoro in un ufficio municipale hanno reso Watanabe un burocrate indifferente che
trascina inutili giornate. Ma quando scopre di avere un cancro che gli lascia pochi mesi di vita,
prima sprofonda nella disperazione, poi tenta di abbandonarsi a una notte di piaceri, infine si
consacra a una causa civile, riscattando la sua esistenza. Aperto e chiuso da un’impietosa
raffigurazione dell’abbrutimento impiegatizio, Vivere descrive una discesa agli inferi che si converte
in un racconto morale senza moralismi. Kurosawa conferisce alla narrazione il respiro di un grande
romanzo metropolitano con audaci ellissi temporali, inattesi flashback e squarci visionari.
Memorabili, per l’asciutta crudeltà, le sequenze della sala d’aspetto e del falso responso medico.


(fonte - https://www.mymovies.it)













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