CINEMA TEATRO FILO



 

SUFFRAGETTE
Un film di Sarah Gavron.
Drammatico, durata 106 min. - USA 2015.
Con Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Brendan Gleeson, Anne-Marie Duff, Ben Whishaw.

La lotta per i diritti delle donne giunge a un traguardo fondamentale con la conquista del diritto di voto.  In Italia le donne hanno votato per la prima volta il 2 giugno 1946, per le elezioni politiche e per il referendum istituzionale monarchia-repubblica.

Rete Donne Se Non Ora Quando? - Cremona propone il film "Suffragette" per ricordare i 70 anni del voto alle donne.
La proiezione si terrà presso il Cinema Filo mercoledì 1 giugno alle 21
L'iniziativa ha il Patrocinio e la Collaborazione del Comune di Cremona e del Centro Locale di Parità Comune di Cremona.
Grazie a Cinema FILO per l'aiuto e la collaborazione.

Londra, 1912. Maud Watts è una giovane donna occupata nella lavanderia industriale di Mr. Taylor, un uomo senza scrupoli che abusa quotidianamente delle sue operaie. Alcune di loro combattono da anni a fianco di Emmeline Pankhurst, fondatrice carismatica e ricercata della Women's Social and Political Union. Solidali e militanti, le suffragette combattono per i loro diritti e per il loro diritto al voto. Ignorate dai giornali, che temono gli strali della censura governativa, e dai politici, che le ritengono instabili e inette fuori dai confini concessi, decidono unite di passare alle maniere forti. Pietre contro le vetrine, boicottaggio delle linee telegrafiche, bombe in edifici rappresentativi (ma vuoti), scioperi della fame, tutto è lecito per avanzare la causa. Mite e appartata, Maud diventa presto una militante appassionata e decisa a vendicare le violenze in fabbrica e a riscattare una vita che la costringe alle dipendenze degli uomini. Arrestata più volte, perde il lavoro e viene 'ripudiata' dal marito che la caccia di casa e adotta a una famiglia borghese il loro bambino. Rimasta sola trova ragione e forza nella lotta politica, attirando con le sue sorelle l'attenzione del mondo che adesso dovrà starle a sentire.
A lungo e ingenuamente le abbiamo immaginate come nel film Mary Poppins, un pugno di borghesi gentili che bevono tè e sfilano gioiose dentro le loro camicette bianche impreziosite con fiori freschi e fasce di seta sul petto. Sarah Gavron le rivela invece per quello che le suffragette furono davvero, un piccolo esercito armato di operaie pronte a sabotare le loro città, a infrangere vetrine a colpi di pietra e a collocare bombe. Questa secondo la regista inglese è la vera storia delle suffragette, quella che la stampa dell'epoca si guardò bene dal raccontare, quella che ancora ci si guarda bene dal raccontare nelle scuole.
Suffragette non brilla per la sua forma, il film è più scritto che messo in scena, nondimeno Sarah Gravon e Abi Morgan hanno il merito di far conoscere questa versione dei fatti, celebrando la lotta per l'uguaglianza, contro le molestie sessuali e la disparità salariale che scosse l'opinione pubblica all'inizio del secolo. Sceneggiatrice di Suffragette e penna dietro The Iron Lady e The Hour (la serie televisiva), Abi Morgan sfoglia negli archivi, nelle lettere, nei diari intimi e mai pubblicati di numerose donne che come la protagonista presero parte alla causa sacrificando la loro vita privata o perdendo la propria vita come Emily Davison sotto il cavallo di re Giorgio V per guadagnare l'attenzione dei media. Donne spiate, picchiate, imprigionate perché volevano essere pienamente, per loro e per le generazioni a venire. Vitale e verace, Suffragette elude la rigidezza del film in costume e trova in Carey Mulligan una protagonista sensibile e ardente.

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