"Questo è cinema!" Hou Hsiao-hsien "Posso affermarlo con assoluta convinzione: oggi nessun regista giapponese gira un film senza essere consapevole della grandezza di Somai Shinji" Hamaguchi Ryusuke "Somai Shinji, molto probabilmente, è l’ultimo grande maestro nella storia del cinema giapponese" Kurosawa Kiyoshi
Dopo la rassegna "Lo sguardo insolito di Hong Sang-soo" e "K-CINEMA: il fascino (in)discreto della Corea del Sud" il Cinema FILO grazie alla Tucker Film esplora la filmografia di un gigante del cinema asiatico: Somai Shinji. Un regista di culto, volato via troppo presto, che ha lasciato un segno indelebile della propria arte narrativa (pochi hanno saputo raccontare i tumulti dell’adolescenza e dell’infanzia come lui) e stilistica (basterebbe citare i suoi long take mozzafiato!). Tre i titoli che compongono la rassegna dal titolo evocatico Nel tifone della giovinezza - Alla scoperta di Somai Shinji, una dedica tanto preziosa quanto necessaria: P. P. Rider (1983), dove “ragazzini” fa rima con “Yakuza”, Typhoon Club (1985), di cui s’innamorò Bernardo Bertolucci, e Moving (1993), selezionato a Cannes per Un certain regard. Esploso durante un periodo veramente cruciale per la scena cinematografica giapponese, tra il black out degli anni ’80 e la rinascita degli anni ’90, Somai Shinji non ha fatto in tempo a consacrarsi anche in Occidente. O, almeno, non nella stessa misura dei “figli famosi” della New Wave (Takeshi Kitano, Kurosawa Kiyoshi, Takashi Miike). Nel tifone della giovinezza, dunque, risponde a un’urgenza e a un desiderio: l’urgenza di celebrare una figura chiave del cinema contemporaneo, non solo orientale, e il desiderio di restituire a Somai Shinji, considerato un maestro dai maestri Kore-eda Hirokazu e Hamaguchi Ryusuke, la notorietà che gli spetta. |