CINEMA TEATRO FILO



 


EVENTO ORGANIZZATO IN COLLABORAZIONE CON AGROPOIS



PULCE NON C'E'
Un film di Giuseppe Bonito.
Drammatico, durata 97 min. - Italia 2012
Con Pippo Delbono, Marina Massironi, Piera Degli Esposti, Francesca Di Benedetto, Ludovica Falda. 

FILM IN ANTEPRIMA NAZIONALE - OSPITE IL REGISTA

Giovanna Camurati è una ragazzina di tredici anni come tante altre, con l'avventura della crescita da affrontare e una timidezza che la spinge a scrutare il mondo da un'angolazione privilegiata, senza esserne travolta e senza essere vista. Giovanna ha una mamma e un papà come tanti altri, che, tra alti e bassi, tengono le redini di una famiglia un po' speciale. Perché al centro di questa famiglia c'è la piccola Pulce, per gli altri Margherita, la sorellina di Giovanna. Pulce ha otto anni, va pazza per il tamarindo, la musica di Bach e il tango. Pulce non parla, perché è autistica, ma questo non significa che non sappia comunicare. Un giorno, però, la mamma va a prenderla a scuola e scopre che Pulce non c'è. È stata portata in una comunità: il padre è sospettato di avere abusato di lei.

È così che inizia l'incubo giudiziario, e non solo, di una famiglia già segnata dalla presenza di una malattia ingombrante, una malattia troppo spesso ignorata o travisata da chi non ci ha mai avuto a che fare. Fin dalle prime sequenze, emerge la netta contrapposizione tra la famiglia protagonista e gli altri. C'è un "noi" e un "loro" in questa vicenda. E la separazione tra i due mondi si allarga sempre più, man mano che l'ostilità reciproca aumenta. Ma anche prima che l'ombra del sospetto travolga ogni relazione con l'esterno, la famiglia Camurati è costretta a scontrarsi con la rigidità e la palese inadeguatezza di istituzioni che, a più livelli, non sanno sostenere la malattia, per mancanza di fondi, certo, ma soprattutto per scarsa preparazione e indifferenza. Così, come molte altre famiglie italiane che devono affrontare la disabilità, i Camurati sono lasciati soli, con il peso dell'handicap che ricade unicamente sulle loro spalle. Sopperiscono alle mancanze esterne con l'amore e l'accettazione.


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