CINEMA TEATRO FILO


VEN 4 MAR - ORE 21.00
SAB 5 MAR - ORE 18.30 / 21.00
DOM 6 MAR - ORE 16.00 / 18.30 / 21.00

CYRANO
Regia di Joe Wright.
Un film con Haley Bennett, Ben Mendelsohn, Peter Dinklage, Kelvin Harrison Jr., Bashir Salahuddin.
Musical - Gran Bretagna, Italia, Canada, USA, 2021, durata 124 minuti.

Cyrano De Bergerac è un valoroso combattente, un uomo schietto e sincero con un grande afflato poetico e una notevole abilità con la spada. È segretamente innamorato di Roxanne, concupita anche dal ricco e potente Conte De Guiche. Ma Roxanne si innamora a prima vista del cadetto Christian De Neuvillette, e prega Cyrano di chiedere al giovane di scriverle. Ma Christian non sa cavarsela con le parole e Cyrano dovrà suggerirgli il contenuto delle missive da indirizzare all'amata. Il busillis diventa dunque se Roxanne si innamorerà della bellezza di Christian o dell'animo poetico di Cyrano, che la ama profondamente ma ritiene di non essere - letteralmente - alla sua altezza, essendo affetto da nanismo.


Joe Wright adatta per il grande schermo il musical scritto e diretto a teatro da Erica Schmidt, che nel film figura come sceneggiatrice, e da lui già portato in scena.

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Questa non è la prima versione filmica del dramma di Edmond Rostand né la prima versione musical per il cinema - ce ne sono state una nel 1973 e un'altra vent'anni dopo - ma è finora la più convincente. Nei panni di Cyrano c'è Peter Dinklage, l'ottimo prim'attore diventato famoso nei panni di Tyrion Lannister ne Il trono di spade, che è anche marito della Schmidt; in quelli di Roxanne c'è Haley Bennet, che è anche moglie di Joe Wright. Tutta questa aria di famiglia fa bene alla messa in scena, perché si intuisce una familiarità rodata sia fra i due protagonisti, che con il copione che interpretano.

Nel ruolo di Christian, in nome delle nuove regole hollywoodiane, c'è un attore afroamericano, Kelvin Harrison Jr. e la buona notizia è che è proprio il suo personaggio a sorprendere in positivo, perché finalmente la sceneggiatura gli conferisce una tridimensionalità assente nel dramma di Rostand; così come Roxanne viene reimmaginata come una donna indipendente e volitiva, e non un semplice ricettacolo passivo delle attenzioni altrui, e nel ruolo minore del Conte De Guiche, Ben Mendelshon lascia come sempre il segno.

Altro elemento positivo è la determinazione ad estendere la responsabilità dell'inganno a ciascuno dei personaggi in scena: se nel testo di Rostand Cyrano era il mattatore assoluto, qui diventa la storia di tre comprimari, ognuno con la sua parte di consapevolezza e di colpevolezza.

Il fatto che ad interpretare Cyrano sia Dinklage, e che per questo il "difetto fatale" del protagonista non sia un naso sproporzionato ma un'altezza ridotta, fa sì che quando l'uomo nel duello iniziale descrive la propria esistenza di "freak" e le ferite che gli altri arrecano a chi è diverso dalla norma, le parole cantate da Dinklage risultano particolarmente credibili, e il suo dolore vivo e palpabile.

Le musiche dei gemelli Aaron e Bryce Dessner e i testi di Matt Berninger and Carin Besser sono di buon livello (l'aria più commovente e memorabile è quella cantata dai soldati in trincea), così come le coreografie, le scenografie (il film è stato girato interamente in Sicilia) e i costumi.

Tutto cospira per creare una storia spudoratamente romantica che, oltre che di amore, parla di autostima, di vanità e di orgoglio, di umana fragilità e della natura imprevedibile e crudele dell'imbroglio, senza dimenticare l'ironia che spesso lo accompagna.

Le libertà che Wright si prende rispetto al testo originale e alle trasposizioni precedenti sono simili a quelle che si era preso in Anna Karenina, utili a modernizzare un classico (pur rispettandone l'ambientazione d'epoca) e ad esplicitare alcuni elementi della trama, altrimenti a rischio di rimanere confinati nel sottotesto.



(fonte - https://www.mymovies.it)





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