CINEMA TEATRO FILO


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SAB 16 FEB - ORE 18.30 / 21.00
DOM 17 FEB - ORE 16.00 / 18.30 / 21.00
LA VITA IN UN ATTIMO
Regia di Dan Fogelman.
Un film con Oscar Isaac, Olivia Wilde, Annette Bening, Antonio Banderas, Mandy Patinkin, Olivia Cooke.
Drammatico, Sentimentale - USA, 2018, durata 118 minuti.


Will, quarantenne newyorchese abbandonato dalla moglie, ricostruisce la sua storia in una seduta di psicanalisi: l'amore per Abby, gli anni del college, l'intimità matrimoniale, un pranzo con i genitori di lui e poi, inatteso, il giorno della separazione. O forse no. Forse nel passato di Will c'è evento così traumatico da non poter essere raccontato... Vent'anni dopo, il frutto dell'amore fra Will e Abby, la ventenne Dylan, rabbiosa e lacerata dall'assenza dei genitori, incontra per la strada il coetaneo Rodrigo, studente di origine spagnola figlio di una coppia di lavoratori dell'Andalusia, che anni prima era già stato in quello stesso luogo per una vacanza...


Tra una New York da cinema indie e una Spagna da cartolina, tra Bob Dylan e il romanzo nel romanzo, un complicato intreccio di storie e destini che esalta la forza dell'amore, capace di rigenerarsi al di là di ogni tragedia.

A dirigere il film La vita in un attimo è stato un filmmaker piuttosto famoso a Hollywood, soprattutto per le sue doti di sceneggiatore e per una serie televisiva che ha ottenuto un notevole riscontro: This Is Us. Già regista de La canzone della vita, Dan Fogelman aveva scritto il copione del film nel 2016, ma la sua opera era finita nella black list, per essere poi "recuperata" da un trio di validi produttori e affidata a un cast all star che si è diviso fra New York e l'Andalusia. Realizzare una vicenda che coinvolge diverse generazioni e copre un periodo piuttosto lungo di tempo, e soprattutto ambientata fra USA ed Europa e parlata in due lingue (inglese e spagnolo), ha impegnato non poco la squadra che lavorava al film, nonostante Fogelman avesse le idee chiare su ogni singola scena, anche perché ogni personaggio doveva avere una sua specificità e ispirare uno stile di regia diverso, a cominciare dal sentimentale Will di Oscar Isaac, per cui si è deciso di ricorrere a inquadrature lunghe. In nome di questa esigenza di varietà Dan Fogelman ha anche intrecciato e alternato i toni, passando dall’ironico al romantico al tragico, e poi ha fatto uso di diverse voci fuori campo, ad esempio quella di Samuel L. Jackson, che fa anche una breve apparizione nel film. L’attore è per il regista il simbolo di Pulp Fiction, film "cult" di Will e Abbey, che a una festa si travestono da Vincent Vega e Mia Wallace. Altro "mito" del film è Bob Dylan, il cui album "Time Out of Mind" viene continuamente ascoltato e citato. Anche Fogelman lo ascoltava durante la stesura della sceneggiatura, e più tardi la produzione è riuscita a ottenere dal cantante il permesso di utilizzare i suoi brani.

Gli altri protagonisti di La vita in un attimo, che condivide il responsabile di produzione Gerald Sullivan con Moonrise Kingdom e Grand Budapest Hotel, sono Mandy Patinkin (il Saul Berenson della serie Homeland), Annette Bening (nel ruolo di una psichiatra un po' algida), Laia Costa, Olivia Wilde, Olivia Cooke e Antonio Banderas. A quest’ultimo il regista ha affidato uno dei lunghi monologhi del film, che, proprio come un episodio di una serie tv, se ne infischia della stringatezza di dialoghi a cui a volte costringe il cinema e lascia ai personaggi la libertà di esprimersi fino in fondo. Quanto a Olivia Cooke, forse non sarà celebre come Oscar Isaac (diventato famoso per via di A proposito di Davis e famosissimo grazie a Star Wars Episodio VII: Il Risveglio della Forza), ma Ready Player One l'ha senz'altro imposta all’attenzione generale. Olivia Wilde, infine, la rammentiamo in Cowboys & Aliens, Rush, Third Person, Natale all'improvviso.

Accanto ai componenti delle famiglie Dempsey e Gonzales, c'è un personaggio che nella nostra storia riveste un ruolo fondamentale: la Grande Mela, metropoli che non dorme mai e che per Dan Fogelman è la quintessenza della vita, oltre che un concentrato di energia. Girare fra le sue street e avenue è stato complicato, anche perché i newyorkesi detestano le strade bloccate da troupe cinematografiche, ma era importante essere in mezzo a quel caos invece di "riprodurlo". I colori della New York de La vita in un attimo sono caldi, come in certe commedie sentimentali anni ’90 o come nei film di Woody Allen.

La Vita in un attimo è per colui che lo ha scritto e diretto un film personale, perché riguarda in qualche modo la sua famiglia. Ed è un'opera portatrice di un'importante messaggio, o meglio di un invito vivere la vita accettando il dolore, credendo in un destino che alla fine ripaga e dando importanza soprattutto all'amore, che è sempre intorno a noi nelle sue varie declinazioni, sia esso il motore di una rigenerazione o una forma di annientamento.

(fonte - https://www.mymovies.it)