CINEMA TEATRO FILO

Giovedì 26 marzo - 21.00
Venerdì 27 marzo - 21.00
Sabato 28 marzo - 18.30 / 21.00
Domenica 29 marzo - 16.00 / 18.30 / 21.00
LETTERE DI UNO SCONOSCIUTO
Un film di Zhang Yimou.
Drammatico, durata 111 min. - Cina 2014.
Con Gong Li, Dao Ming Chen, Huiwen Zhang, Guo Tao, Peiqi Liu.

Lu Yanshi è un oppositore del sistema negli anni della rivoluzione culturale, per questo è perseguitato e deve nascondersi dalla sua stessa famiglia. Intenzionato a rivedere la moglie di cui è innamorato una notte ritorna a casa ma la figlia (plagiata dai ricatti della compagnia di ballo nella quale danza e che le ha negato un ruolo da protagonista proprio per il fatto di avere un padre dissidente) decide di tradirlo. Così il giorno dopo agenti governativi lo catturano alla stazione proprio mentre la moglie sta per avvertirlo.
Anni dopo, finita la rivoluzione culturale, Lu Yanshi ritorna a casa ansioso di riabbracciare la moglie ma trova una donna che in seguito ad un trauma non lo riconosce più. Lei ricorda tutto tranne il marito dissidente e a lui non rimane che cercare di scavare nei loro ricordi, nelle memorie condivise per stimolare in lei il riemergere dei ricordi.
Come fosse un cineasta della Hollywood degli anni d'oro Zhang Yimou divide la propria produzione in film dal carattere personale se non proprio sperimentale e produzioni invece molto canoniche ed in linea con le esigenze di perpetuazione della visione storica propugnata dal governo cinese. Così dopo aver realizzato Sangue facile, remake delirante e in costume di Blood simple dei fratelli Coen, ha cominciato a lavorare a diverse opere di carattere storico come la commedia romantica Under the Hawthorn Tree (inedito in Italia), I fiori di guerra e ora questo melodramma intimista ambientato a cavallo della fine della Rivoluzione Culturale.
La storia non fa mistero in nessun momento di quale sia il punto di vista prediletto: la Rivoluzione Culturale è stato un male così aberrante da riuscire non solo a cancellare le persone dai documenti e dalla storia ma in alcuni casi addirittura dalla memoria dei propri cari. L'intuizione è quindi quella di rendere tangibile il concetto di oblio cui venivano condannati i dissidenti, Lu Yanshi subisce tutte le umiliazioni possibili, vede la propria figlia rivoltarsi contro di lui ad opera della rivoluzione e poi, anche quando è finita l'ostracizzazione, sul suo percorso incontra solo macerie: una famiglia spezzata in due e una moglie contemporaneamente vicina e lontana, innamorata di lui ma non più in grado di riconoscerlo.


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