I CASO KERENES
Un film di Calin Netzer
Drammatico, durata 112 min. - Romania 2013
Con Luminita Gheorghiu, Bogdan Dumitrache, Ilinca Goia, Natasa Raab, Florin Zamfirescu
Cornelia ha sessant'anni, un marito di cui ha scarsa stima e un figlio, Barbu, di 34 anni che convive con una donna divorziata. Cornelia vorrebbe che Barbu continuasse a comportarsi come il bambino di un tempo ascoltando i suoi consigli e mettendoli in pratica. Il figlio la evita più che può fino a quando un giorno investe ed uccide con la sua auto un bambino. Cornelia decide di prendere in mano la situazione per evitare al figlio la galera.
Le madri tigre che non consentono alcuna possibilità di autonomia ai figli neppure dopo che questi hanno lasciato la casa natale e tentano di creare un proprio universo non sono certo poche nella realtà e il cinema le ha ritratte in più occasioni. Ciò che è difficile è mantenere in luce questo aspetto allargando però lo sguardo a una società. È un'operazione che è riuscita a Netzer. Il quale descrive con grande precisione (supportato da un'attrice intensamente calata nel personaggio come Luminita Gheorghiu) il rapporto malato che Cornelia sa instaurare con chiunque la circondi (ivi compresa la colf). Il suo bisogno di controllo (mascherato sotto la forma di disinteressati consigli) è assoluto e conservato con la tecnica pugilistico-psicologica del lavoro ai fianchi. Il cavallo di Troia è sempre e comunque il senso di colpa che cerca di instillare nel figlio il quale è ormai incapace di affrontare qualsiasi altra opzione che non comporti la fuga dalle responsabilità. Sullo sfondo, ma messa a fuoco da una sceneggiatura capace di un work in progress efficace, c'è la Romania di oggi.
Un film di Calin Netzer
Drammatico, durata 112 min. - Romania 2013
Con Luminita Gheorghiu, Bogdan Dumitrache, Ilinca Goia, Natasa Raab, Florin Zamfirescu
Cornelia ha sessant'anni, un marito di cui ha scarsa stima e un figlio, Barbu, di 34 anni che convive con una donna divorziata. Cornelia vorrebbe che Barbu continuasse a comportarsi come il bambino di un tempo ascoltando i suoi consigli e mettendoli in pratica. Il figlio la evita più che può fino a quando un giorno investe ed uccide con la sua auto un bambino. Cornelia decide di prendere in mano la situazione per evitare al figlio la galera.
Le madri tigre che non consentono alcuna possibilità di autonomia ai figli neppure dopo che questi hanno lasciato la casa natale e tentano di creare un proprio universo non sono certo poche nella realtà e il cinema le ha ritratte in più occasioni. Ciò che è difficile è mantenere in luce questo aspetto allargando però lo sguardo a una società. È un'operazione che è riuscita a Netzer. Il quale descrive con grande precisione (supportato da un'attrice intensamente calata nel personaggio come Luminita Gheorghiu) il rapporto malato che Cornelia sa instaurare con chiunque la circondi (ivi compresa la colf). Il suo bisogno di controllo (mascherato sotto la forma di disinteressati consigli) è assoluto e conservato con la tecnica pugilistico-psicologica del lavoro ai fianchi. Il cavallo di Troia è sempre e comunque il senso di colpa che cerca di instillare nel figlio il quale è ormai incapace di affrontare qualsiasi altra opzione che non comporti la fuga dalle responsabilità. Sullo sfondo, ma messa a fuoco da una sceneggiatura capace di un work in progress efficace, c'è la Romania di oggi.
Categories:
2013,
Drammatico,
Prima Visione