FILM GALERY

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CREMONA PER UGO
Programma eventi 2022
Marzo

SPLENDORI E MISERIE DI MADAME ROYALE
LUN 21 MARZO - ORE 21.00
INGRESSO LIBERO

21 marzo, Cinema Filo, ore 21: Proiezione del film Splendori e miserie di Madame
Royale (di Vittorio Caprioli, 1970). Intervengono Sandro Parenzo (editore e produttore),
Luca Locati Luciani e Andrea Meroni (autori di una monografia).
Ingresso libero con green pass rafforzato

22 e 23 marzo – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università
di Pavia, ore 9.30-18.30 (il 22 marzo) e 9.45-13 (il 23 marzo), “Ugo Tognazzi:
questa specie d’attore” Convegno Internazionale di studi promosso dal Dipartimento di
Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia, dal Comune di Cremona e
con la collaborazione e il patrocinio della Consulta Universitaria del Cinema (CUC) e
dell’Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del cinema (AIRSC). Ingresso libero
fino ad esaurimento posti con green pass rafforzato – l’evento sarà trasmesso in diretta
sul canale youtube del Dipartimento

VENGA A PRENDERE IL CAFFE' D ANOI
MAR 22 MARZO - ORE 21.00
INGRESSO LIBERO

22 marzo, Cinema Filo, ore 21: Proiezione del film Venga a prendere il caffè da noi
(di Alberto Lattuada, 1970), restaurato dalla Cineteca Nazionale (Centro Sperimentale di
Cinematografia). Interviene Alfredo Baldi (contributo video Milena Vukotic).
Proiezione del film La voglia matta di vivere (di Ricky Tognazzi, 2022) alla presenza del
regista. Al termine: brindisi. Buon compleanno Ugo.
Ingresso libero con green pass rafforzato

23 marzo – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di
Pavia, ore 10: Presentazione del francobollo ordinario appartenente alla serie tematica
“le Eccellenze italiane dello spettacolo” dedicato a Ugo Tognazzi, nel centenario della
nascita, emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico e cerimonia di annullo primo
giorno di emissione promossa da Poste Italiane. Ingresso libero fino ad esaurimento posti
con green pass rafforzato – l’evento sarà trasmesso in diretta sul canale youtube del
Dipartimento

Ottobre
15 ottobre/20 novembre - Cremona- rassegna Gastronomica "A cena con Ugo" con le
ricette di UGO a cura dell’Associazione Strada del Gusto Cremonese

Novembre
12 – 20 novembre Cremona - Festa del torrone con iniziative dedicate 




SPETTACOLO UNICO
MAR 27 OTT - ORE 20.30
INGRESSO GRATUITO
LA VOGLIA MATTA
Un film di Luciano Salce.
Con Ugo Tognazzi, Catherine Spaak, Gianni Garko, Franco Giacobini, Luciano Salce.
Commedia, b/n durata 105 min.

n industriale milanese quarantenne, mentre sta recandosi a visitare il figlio in collegio, si imbatte in un gruppo di studenti diretti al mare. L'industriale accetta di accompagnarli e di trascorrere con loro il week-end. Messo alla berlina con una serie di scherzi, si invaghisce di una ragazzina che per qualche momento lo fa illudere di essere di nuovo ventenne. Ma, terminata la giornata festiva, la ragazzina se ne va coi suoi compagni e l'industriale deve rendersi conto che indietro non si torna.




(fonte - https://www.mymovies.it)

LA GRANDE ABBUFFATA
Un film di Marco Ferreri.
Commedia, durata 125 min. - Italia, Francia 1973.
Con Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Marcello Mastroianni, Philippe Noiret, Andréa Ferréol.

Il Cinema Filo, in collaborazione con Associazione Antani e il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona, organizza il concorso nazionale per cortometraggi “Come se fosse Antani”. Il concorso si rivolge a tutti i videomaker italiani e stranieri che hanno prodotto nell'ultimo anno o producano cortometraggi che abbiano attinenza alla figura di Ugo Tognazzi, ai suoi personaggi, al suo stile di recitazione.

Ore 20:30 - Premiazione del cortometraggio vincitore e l'assegnazione degli altri riconoscimenti.
Ore 21:00 - Proiezione cinematografica “La grande abbuffata” di Marco Ferreri 1973, in collaborazione con l‘Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica”.

Il film narra di quattro uomini che, stanchi della vita noiosa e inappagante che conducono, decidono di suicidarsi, chiudendosi in una casa nei dintorni di Parigi, e mangiando fino alla morte.
Il primo protagonista presentato è Ugo, proprietario del ristorante "Le Biscuit a Soup" e grande chef, deciso a suicidarsi probabilmente anche a causa delle numerose incomprensioni con la moglie.
Successivamente viene presentato Michel, produttore televisivo dalla personalità effeminata, divorziato e stanco della vita monotona che conduce.
Il terzo personaggio presentato è Marcello, pilota dell'Alitalia, un vero e proprio maniaco sessuale. Nella prima scena in cui compare, è intento a fare scaricare dalle hostess dell'aereo delle forme di Parmigiano destinate alla villa in cui dovrà ritrovarsi con gli altri tre.
Il quarto ed ultimo protagonista è Philippe, importante magistrato che tuttavia vive ancora insieme alla sua balia d'infanzia Nicole, che è iperprotettiva con lui a tal punto da cercare di impedirgli di avere rapporti con altre donne, arrivando ad adempiere lei stessa ai bisogni sessuali del giudice.

I quattro si recano insieme in macchina alla villa, di proprietà di Philippe, nella quale il vecchio guardiano Ettore ha già predisposto tutto per la grande abbuffata, senza sapere tuttavia che l'intento del suo padrone e dei suoi amici sia quello di uccidersi. Ad aspettare Philippe, inoltre, vi è un esponente dell'ambasciata cinese, che vorrebbe offrire al magistrato un lavoro nella lontana Cina che ovviamente Philippe garbatamente rifiuta con la frase Timeo Danaos et dona ferentes, ("temo i greci anche quando portano doni"), citazione virgiliana.

Il film venne stroncato dalla maggioranza dei critici, platealmente fischiato al Festival di Cannes e pesantemente tagliato dalla censura.[4] Fu inoltre criticata l'abbondante presenza di scene di sesso, oltre che di alcune scene da molti definite volgari, come quelle in cui si manifesta il meteorismo di Michel o quella in cui esplode il WC di uno dei bagni della casa inondando di feci la stanza. Ciò nonostante la pellicola riscosse un successo di pubblico immediato ed enorme.[4] Per la sgradevolezza e la forza eversiva delle tematiche trattate, Cahiers du cinéma inserì il film in una sorta di ideale "trilogia della degradazione" insieme a Ultimo tango a Parigi (1972) e a La maman et la putain (1973).[3]

A seconda delle opinioni il film venne definito di volta in volta: «il film più ideologico di Ferreri» (Adelio Ferrero), «un monumento all'edonismo» (Luis Buñuel), «specchio delle verità come eccesso» (Maurizio Grande). Pier Paolo Pasolini dedicò all'opera un'ampia recensione apparsa sulla rivista Cinema Nuovo, nella quale definì il film: «corpi colti in una sintesi di gesti abitudinari e quotidiani che nel momento in cui li caratterizzano li tolgono per sempre alla nostra comprensione, fissandoli nella ontologicità allucinatoria dell'esistenza corporea».[5]

Non è un caso che il film a posteriori sia stato accostato proprio a Salò o le 120 giornate di Sodoma dello stesso Pasolini;[6] anche se in forma meno cruenta, nella pellicola di Ferreri si riscontrano influenze dell'opera di Donatien Alphonse François de Sade. Come in Pasolini, e nel romanzo sadiano prima di lui, i quattro convitati nella villa parigina incarnano delle figure tipiche metaforiche, in questo caso raffiguranti un potere e tre prodotti dell'ideologia borghese: la giustizia (Phillipe), l'arte e lo spettacolo (Michel), la cucina, il cibo (Ugo), l'amore galante e l'avventura (Marcello).[6][7] Ed è proprio questo sistema ideologico che viene pesantemente preso di mira dal regista, grottescamente schernito, nel tentativo di eliminarlo, assieme alle scorie vitali, con un vivere ridotto alle funzioni elementari: mangiare, digerire, dormire, bere, copulare, orinare, defecare.

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