CINEMA TEATRO FILO

GIO 14 - ORE 21.00
VEN 15 - ORE 18.30
SAB 16 - ORE 18.30 / 21.00
DOM 17 - ORE 16.00 / 18.30 / 21.00

VEN 22 - ORE 21.00
SAB 23 - ORE 18.30
DOM 24 - ORE 18.30
APPUNTAMENTO AL PARCO
Regia di Joel Hopkins.
Un film con Brendan Gleeson, Diane Keaton, James Norton, Simon Callow, Jason Watkins, Lesley Manville.
Genere Commedia Romantica - Gran Bretagna, 2017, durata 102 minuti.

Emily è una vedova americana che vive in una bella casa nel sobborgo londinese di Hampstead sommersa dai debiti che le ha lasciato in eredità il marito e ai quali non sa come fare fronte, visto che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, se non come dama della carità. Di fronte al suo appartamento c'è il parco di proprietà di un ospedale fatiscente che un'altra inquilina, sposata ad un avido imprenditore immobiliare, vuol fare abbattere per costruire sui terreni una serie di appartamenti di lusso. Peccato che in quel parco viva da anni un uomo misterioso, l'irlandese Donald, che si è costruito una baracca e provvede autonomamente alle proprie necessità di vita, dal cibo all'energia elettrica. Un giorno Emily vede Donald dalla finestra, e da quel momento la sua vita non sarà più la stessa


Il regista inglese Joel Hopkins tenta di bissare il successo indie ottenuto qualche anno fa con Oggi è già domani, insolita commedia romantica che faceva incontrare l'americano Dustin Hoffman e l'inglese Emma Thompson, e ripropone una storia d'amore Usa-Gran Bretagna in età avanzata con una misura di grazia e una coppia di interpreti di ottimo livello: Diane Keaton nei panni di Emily e Brendan Gleeson in quelli di Donald.

E la scelta degli attori è senz'altro la mossa più riuscita del regista, soprattutto perché Diane Keaton con gli anni diventa sempre più raffinata e gradevole, e qui regala una tenerezza senza tempo alla sua fragile ma indomita protagonista dai capelli candidi.

La trama però è eccessivamente esile ed edulcorata, soprattutto se si considera che il vero tema del film è davvero importante: le difficoltà delle persone di fronte a un mercato immobiliare sempre più intento a lucrare sulle disgrazie del prossimo. Anche il tema conseguente (e di scottante attualità) dell'occupazione abusiva di suolo pubblico viene trattato con estrema superficialità: Hopkins arriva persino a fare riferimenti espliciti a Karl Marx, apparentemente nume tutelare di Donald, senza però andare mai a fondo sulla dimensione politica della storia che racconta, e preferendo dare spazio solo all'intrinseca piacevolezza dei suoi protagonisti e alla loro romantica alleanza.