CINEMA TEATRO FILO

Mer 18 nov - ore 21.00
Gio 19 nov - ore 21.00
Ven 20 nov - ore 21.00
Sab 21 nov - ore 18.30/21.00
Dom 22 nov - ore 16.00/18.30/21.00

RAMS - STORIA DI DUE FRATELLI E OTTO PECORE
Un film di Grímur Hákonarson.
Drammatico, durata 92 min. - Islanda 2015.
Con Sigurður Sigurjónsson, Theódór Júlíusson, Charlotte Bøving, Jon Benonysson, Gunnar Jonsson.

Gummi e Kiddi sono due anziani fratelli islandesi che non si parlano da 40 anni. Al centro della loro rivalità c'è l'ingestibilità caratteriale di Kiddi, refrattario alle regole sociali e alla mera convivenza civile. Per questo i fratelli, pur abitando l’uno accanto all’altro nell’isolamento innevato di un isolotto all’estremo nord e pur svolgendo entrambi l’attività di pastori, comunicano solo attraverso il loro cane, che trasporta in bocca i rari messaggi fra i due. Quando un’epidemia ovina costringe i pastori a uccidere tutte le loro pecore, Gummi decide per la prima volta di fare qualcosa contro le regole: nascondere sette pecore e un montone nella cantina della propria casa, confidando in una ripresa del suo gregge al termine della quarantena imposta dallo Stato. È l’inizio di una possibile riconciliazione fra due fratelli che non hanno mai smesso di volersi bene ma non sono abituati, per natura e per cultura, a esprimere alcuna forma di affetto.
Vincitore della sezione Un certain regard al Festival di Cannes 2015 e rappresentante dell’Islanda ai premi Oscar per il miglior film straniero, Rams – Storia di due fratelli e otto pecore descrive con grande efficacia un mondo ridotto all’osso, in cui la pastorizia è l’unica fonte di sostentamento e le pecore sono al centro della vita (e degli affetti) di un’intera comunità. La regia spartana racconta una terra scarna abitata da personaggi di pochissime parole e pochi gesti legati alla sopravvivenza quotidiana. La nudità occasionale dei due fratelli, che si rivelerà una potente chiave di lettura dall’inizio alla fine della storia, diventa il simbolo di quell’essenzialità scoperta e vulnerabile che caratterizza le vite di entrambi, e la loro solitudine assoluta. I due attori protagonisti sono efficacissimi nel narrare attraverso espressioni minimali e una fisicità sofferta, levigata dalla fatica come dal vento del nord: in particolare Sigurður Sigurjónsson, attore comico e cabarettista nel suo Paese, è una sorpresa nei panni dello stoico Gummi.


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