CINEMA TEATRO FILO

IL VOLTO DI UN'ALTRA
Un film di Pappi Corsicato
Commedia, durata 84 min. - Italia 2011
Con Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Lino Guanciale, Iaia Forte, Angela Goodwin

Bella è la conduttrice bionda e fatale di un popolare programma televisivo di chirurgia estetica. Sposata a Renè, un chirurgo plastico che 'opera' nella stessa trasmissione, gestisce una clinica di bellezza e vive all'ombra del suo successo, Bella viene licenziata. La sua faccia come il suo show non funzionano più per i produttori e per il pubblico. Furiosa per l'affronto subito, Bella sale in macchina e infila con la strada un singolare destino. Colpita al volto da un vaso sanitario smesso e precipitato da un furgone, la donna è soccorsa da Tru Tru, addetto all'impianto fognario con l'ambizione della musica. L'incidente si rivela presto un felice accidente che potrebbe rilanciare il suo volto e la sua carriera. In combutta col marito, comunica di essere rimasta orrendamente sfigurata e di sottoporsi in diretta a un intervento che le ricostruirà un volto nuovo, con cui riprendersi la popolarità. Ma Tru Tru scopre presto l'inganno, reclamando una fetta del 'risarcimento'. Tutto è pronto per andare in onda quando Bella origlia una verità amara che (forse) le cambierà l'anima.

Dopo Il seme della discordia, Pappi Corsicato realizza una commedia nera ugualmente allegorica, piena di riferimenti alti e pop e solo apparentemente almodovariana. Perché diversamente dal regista spagnolo, che con La pelle che abito cambiava letteralmente faccia al suo cinema, evidentemente in transizione, Corsicato cerca la verità di un volto sotto la vernice del divertissement. Combinando di nuovo il basso con l'alto dentro un luogo geografico indefinito, Il volto di un'altra mette in scena il narcisismo dell'apparizione, che abbaglia i protagonisti e lo spettatore in ansia da prestazione. Più accessibile, almeno a una prima lettura, Il volto di un'altra non rinuncia all'iperrealismo, alle cromie accese, all'esuberanza surreale, mescolando i codici di genere e denunciando i falsi prestigi dell'io. La Bella di Laura Chiatti è il modello (in)arrivabile a cui aspirano i mortali, convenuti al suo capezzale per farsi (ri)prendere la vita e dissiparla nel godimento più ottuso.



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